Indice Tesi
Revisione e Correzione
Reperimento materiale bibliografico
I nostri servizi coprono i diversi passi necessari per arrivare alla composizione di un testo. Il supporto parte dal reperimento dell’idea e degli argomenti utili per sviluppare il discorso – l’inventio della retorica classica – fino ad arrivare al testo finale.
La redazione, l’atto di redigere un testo, segue diverse fasi. Le principali sono elencate di seguito.
Il servizio di consulenza tesi, o di elaborazione di un testo in generale si compone dei seguenti passaggi:
Si procede di pari passo all’elaborazione dell’indice e alla ricerca del materiale: (due variabili strettamente connesse tra loro)
La limitazione più forte (oltre che dall’argomento e dagli interessi di chi scrive) è data dal materiale.
Un buon indice è un punto di partenza fondamentale. Dimostra buone conoscenze sull’argomento insieme a capacità di sintesi complessiva e visione d’insieme.
L’indice della tesi – dal latino index, a sua volta derivato dal verbo indicare – è l’elenco dei titoli delle differenti parti in cui è suddivisa l’opera. Generalmente è suddiviso per capitoli, e preceduto dalla Introduzione all’inizio e dalle Conclusioni al termine della tesi, cui segue la Bibliografia.
La lunghezza e la complessità dell’indice dipendono dalla complessità dei contenuti e dell’opera che si intende elaborare. Solitamente le tesi magistrali e/o del vecchio ordinamento vengono suddivise in 4 capitoli. Le tesi triennali, più brevi, in due o tre capitoli a seconda della lunghezza complessiva dell’elaborato.
Ciascun capitolo è a sua volta suddiviso in paragrafi e, eventualmente, sottoparagrafi.
Nel redigere l’indice della tesi si parte dal generale per arrivare al particolare. I primi capitoli sono introduttivi all’argomento e alla materia che si intende sviluppare. Gli ultimi capitoli affrontano l’argomento specifico. Se è presente un caso pratico si mette nell’ultimo capitolo.
Al termine del lavoro si scrivono le Conclusioni e poi la Introduzione.
Introduzione
I.1 La gamification e il concetto di gioco
I.2 La glottodidattica ludica
I.3 Gioco e apprendimento nella glottodidattica ludica. Studenti e docente facilitatore
II.1 Didattica ludica e cooperative learning
II.2 Le intelligenze multiple: Gardner e Goleman
II.3 La motivazione
III.1 Gioco e apprendimento della lingua
III.1.2 Glottodidattica ludica per bambini e adolescenti
III.2 Caratteristiche dell’apprendimento nell’età adulta
III.1.2 Glottodidattica ludica per adulti
Conclusioni
Bibliografia
Nel secondo paragrafo del Capitolo Primo si analizza la glottodidattica ludica.
Il temine indica l’insegnamento della disciplina glottodidattica mediate l’utilizzo di metodi e strumenti di carattere ludico; rimanda alla considerazione dell’importanza e della serietà del momento ludico e del ‘gioco’, sia in generale sia, in particolare, nel corso dell’apprendimento.
Nel terzo ed ultimo paragrafo del Capitolo Primo, infine, si specificano due ulteriori concetti di vasta rilevanza teorica: quello di apprendimento significativo e quello di docente facilitatore.
Nel primo paragrafo si parla del cooperative learning. Una metodologia che può essere definita un insieme di tecniche di conduzione della classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati conseguiti. Si tratta di una metodologia grazie alla quale è possibile adoperare elementi tipici del gioco come la competizione.
Il secondo paragrafo del Capitolo Secondo analizza la teoria delle intelligenze multiple elaborata da H. Gardner sul finire degli anni Ottanta.
Il terzo paragrafo tratta del concetto di motivazione. Un problema essenziale per il successo o l’insuccesso negli studi e del sistema scolastico è quello relativo alla motivazione ad apprendere che è al centro della riflessione degli studiosi e della pratica quotidiana di qualsiasi insegnante. La glottodidattica ludica si pone come obiettivo di aumentare notevolmente la motivazione dei discenti ad apprendere.
Il gioco didattico e la didattica che ricorre al gioco, in particolare nell’insegnamento linguistico, rimandano al fatto che il fine ultimo del gioco è, appunto, l’apprendimento. Si tratta, propriamente, di attività ludiformi, le quali rendono divertenti, ‘informandoli’, determinati apprendimenti.
Nel paragrafo III.1.2 si analizza la funzione della glottodidattica ludica quando si rivolge a bambini e adolescenti, richiamando le differenze che comporta l’adozione del medesimo metodo didattica a seconda di quelli che sono i referenti.
Il secondo paragrafo del Terzo Capitolo è dedicato all’apprendimento nel corso dell’età adulta. Si tratta di un tema che ha ricevuto notevole attenzione, in ambito pedagogico, di scienze della formazione, psicologico, etc. Nel caso della glottodidattica ludica assume importanza in relazione all’insegnamento a soggetti adulti; sono dunque da tenere presenti alcune caratteristiche peculiari dell’apprendente adulto.
Nell’ultimo paragrafo si analizza la glottodidattica ludica per adulti. Al riguardo, l’apprendente adulto immigrato può essere considerato un target particolare, sia a livello di teoria dell’apprendimento, sia per quanto riguarda l’approccio proprio della glottodidattica ludica.
La scaletta è la struttura logica, la “sintassi” del lavoro; indica nella loro consequenzialità gli argomenti da sviluppare), lo schema del capitolo, arricchita ed infarcita di contenuti e parti già scritte da sviluppare ulteriormente. E’ il “testo nascosto”, il palinsesto, da cui deriva il testo in quanto tale.
L’uso delle scalette presuppone l’impegno dello studente;
La personalizzazione del lavoro, lo work in progress e step by step, la conoscenza effettiva – ed il continuo controllo – di ciò che si sta facendo.
Tesi online
Può essere di diverso tipo:
È limitata alla correzione delle strutture sintattiche, grammaticali e dello stile utilizzato (i.e. della lingua); non prevede interventi di carattere teorico (sui contenuti).
Può non essere sufficiente se dal punto di vista teorico le lacune o la qualità complessiva dello scritto è troppo bassa.
Lo stile ha la sua importanza, scrivere in un buon italiano è sempre necessario. È consigliata per lavori di buon livello scritti in fretta e/o non troppo curati.
Riguarda la correzione di quanto scritto, insieme al controllo delle fonti e dei testi utilizzati; prevede l’eventuale ampliamento e/o rifacimento totale del testo originario, qualora sia troppo carente o povero di contenuti.
Nessuno. Il lavoro può solo migliorare.
Si passa da un testo magari mediocre, inconcluso e carente ad una elaborazione logica, organica e di livello.
Reperimento del materiale inerente ad un argomento a partire da un determinato titolo/tema di ricerca.
Nessuno. Si inizia a raccogliere del materiale da utilizzare poi
Grazie al materiale raccolto è possibile procedere verso le ulteriori fasi
Tesi online
Permette di chiarire ogni dubbio. Fornisce utili consigli per lo sviluppo del lavoro
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