La tesi in Lingua e letteratura straniera presenta caratteristiche peculiari. In primo luogo, richiede solide conoscenze linguistiche: gli autori oggetto della tesi dovranno, imprescindibilmente, essere letti nella lingua originale e, spesso, la stessa critica sarà in lingua straniera. A tale conoscenza di base – di tipo filologico-letterario, oltre che linguistico – se ne accompagnano altre, relative al periodo storico, alla ideologia, agli stilemi letterari, alle peculiarità degli autori considerati, alla critica letteraria in generale, etc.
Si consideri un esempio classico della letteratura inglese: una tesi su Conrad.
Sono possibili diversi approcci. Ad esempio un’analisi di tipo strutturale, per una tesi prettamente letteraria, come ‘il tempo del racconto in Hearth of Darkness’. Tuttavia, ormai da tempo, l’opera di Conrad – autore la cui madre lingua non era l’inglese, come è noto – è stata analizzata a partire dall’ideologia del tempo. Si tratta di una letteratura classificabile come ‘coloniale’, categoria al cui interno rientrano molti altri autori (Stevenson, ad esempio) in cui lo sguardo dell’autore su mondi e popoli ‘altri’ dall’occidente rivela, propriamente, non solo le categorie interpretative dell’occidente stesso – le sue idee, pregiudizi, credenze etc. – ma anche le proiezioni dell’occidente sull’altro visto come specchio di mancanze e desideri.
Ad esempio, l’esotismo, che si configura come categoria della letteratura e del pensiero partendo dal concetto di sentimento dell’“altrove”, il quale cresce e si rafforza quando viene messo a contrasto con la modernità; una modernità in crisi e che provoca crisi, in quanto è generatrice di perdita di valori. L’esotismo si configura così come un orizzonte mitico che forse può permettere il recupero di qualcosa di perduto. La ricerca estetica sull’esotismo nasce da un assunto di base legato al senso di perdita. Del resto, l’idealizzazione edenica di alcune terre esotiche, per esempio Tahiti, riporta immediatamente al tema del paradiso perduto. Nei luoghi esotici non si scopre nulla di nuovo, ma si ritrova piuttosto, a livello simbolico, qualcosa di arcaico e perduto: uno stato di natura incontaminato e valori vitali annullati dalla modernità. Necessaria alla ricerca dell’esotismo è dunque una costante dialettica con la modernità, declinata in chiave malinconica.
A tale proposito, la nota malinconica e intimista che caratterizza i più alti esiti della letteratura esotica appare in netto contrasto con il mito del progresso, l’ottimismo positivistico e il senso, per l’europeo, della missione di “portatore di civiltà”. Ciò significa che accanto all’uomo bianco commerciante, capo militare, ingegnere ferroviario, che ostentava una soddisfatta retorica positivistica e un’incrollabile fede nel proprio ruolo di civilizzatore, maturava un altro tipo di sensibilità che dava origine all’esotismo in letteratura: lo scrittore, il pensatore, il decadente, lo sconfitto esistenziale, l’osservatore della realtà coloniale, lo sperimentatore di alterità. Il tipo umano protagonista della tensione estetica verso l’esotismo, lungi dall’idea di “portare” qualcosa nelle nuove terre, andava piuttosto cercandovi un elemento indefinito, sentito come profondamente perduto proprio a causa della modernità (perdita di tradizioni, perdita di alternative, perdita della possibilità di compiere esperienze autentiche); in questo senso la ricerca sull’esotismo rappresenta propriamente l’altra faccia dell’espansione tecnologica e commerciale dell’Ottocento.
La specificità della letteratura ‘esotica’ e nel caso in questione di Conrad, sarà poi quella di descrivere e narrare esteticamente la natura di questa nuova esperienza autentica, le sue contraddizioni interne, le modalità di reincontro con un’alterità da una parte irriducibile, dall’altra trasformatrice. Il tema dell’incontro con l’altro è fondamentale perché proprio il modo di “apprendere” un’alterità diversa pare essere il nucleo dell’esperienza autentica, dal punto di vista psichico e dal punto di vista antropologico, che ci ricollega più direttamente con il tema dell’esotismo in letteratura.

Come si vede la letteratura ci pone in contatto con l’altro e con noi stessi, in un continuo gioco di rimandi, e ci permette di vedere come l’interpretazione riposi sempre nei bisogni dell’interprete.