Il turismo è la principale industria a livello globale.

Appare un settore in continua crescita e copre percentuali rilevanti del PIL anche per nazioni la cui economia è di tipo manifatturiero, oppure è stato, in un passato non troppo remoto, una delle principali fonti di crescita delle economie di paesi che hanno visto aumentare, in tempi relativamente brevi, la propria economia: come è stato il caso della Spagna.

Alcuni paesi, come alcune mete esotiche, hanno un’economia basata quasi esclusivamente sul turismo. L’Italia, paese ad antica tradizione turistica – per molti aspetti si può sostenere che il turismo (o almeno il ‘turismo culturale’) sia nato nel nostro paese, durante i tipici Gran Tour del passato – appare avere attualmente perso parte dell’antico primato in tale settore. 

Una tesi in economia del turismo dovrà partire dalla nota constatazione, della World Trade Organization, che settore turistico ha avuto un’espansione continua e notevole della domanda da almeno trent’anni e che si ipotizza un’espansione analoga per almeno altri due decenni. Inoltre, lo sviluppo del settore turistico si è verificato tramite tassi di crescita ed in intervalli di tempo molto più elevati degli altri settori dell’economia.

Uno sviluppo economico come quello attuale, tuttavia, per poter essere duraturo, svilupparsi nel tempo ed apportare effettivi vantaggi, deve necessariamente configurarsi come sostenibile. Anche nell’economia del turismo si dovrà dunque seguire una prospettiva di tale tipo.

E’ sulla base dell’importanza che ha assunto il settore e rispetto alle relazioni tra turismo e ambiente circostante che l’esigenza di programmare e gestire l’attività turistica è venuta formandosi. Il concetto di capacità di carico nasce grazie all’applicazione, in ambito turistico, di categorie della biologia e dell’ecologia. Le osservazioni sul turismo sostenibile hanno portato ad individuare alcuni aspetti economico-sociali imprescindibili nella produzione di un prodotto turistico che sia compatibile con l’ambiente.

La capacità di carico è uno strumento volto a determinare la capacità portante, la soglia, il massimo livello di sostenibilità delle risorse dell’ambiente che possono essere adoperate per lo svolgimento dell’attività turistica senza che il sistema si trovi a patire delle modificazioni irreversibili e evitando che l’esperienza dei turisti si trovi a peggiorare.

Nell’economia del turismo si saldano dunque suggestioni e conclusioni provenienti da differenti ambiti di ricerca, cosa che renda una tesi in tale materia particolarmente affascinante. Ad esempio, nel caso del concetto di capacità di carico, intesa inizialmente in senso meramente ambientale, poi esteso agli aspetti socio-culturali e, infine, messo in relazione con la teoria economica del ‘ciclo di vita’, elaborata inizialmente in ambito di impresa. In tal senso l’attenzione alla capacità di carico riposa su un approccio multidisciplinare che considera, tra l’altro:

  • aspetti di tipo ambientale (inquinamento, eccessivo sfruttamento delle risorse, danni all’ambiente, etc.);
  • aspetti relativi alla cultura delle popolazioni interessate dal fenomeno turistico, dall’essere divenute una destinazione ambita (con relativo impatto a livello di usi e costumi, aspettative di vita, visioni del mondo…);
  • aspetti relativi al brand della destinazione turistica ed alla sua capacità di esercitare attrazione;
  • attenzione alla customer satisfaction del cliente-turista…

Una tesi in tale materia appare, dunque, nello stesso tempo, affascinante e complessa, per la molteplicità di questioni che implica, che vanno dall’eccessivo uso delle risorse naturali, alle conseguenze che hanno sugli abitanti i contatti con popoli diversi, alle strategie di promozione delle destinazioni turistiche, alla costruzione del brand.